venerdì 13 dicembre 2013

Donne: distruzioni per l'uso

Spesso mi chiedo:
a cosa servono i foglietti illustrativi dei farmaci se sappiamo già tutti
come vanno presi prima ancora di acquistarli?
E' un inutile spreco per qualcosa che non userà mai nessuno!
Piuttosto ci vorrebbero dei foglietti illustrativi che spieghino a cosa si va incontro quando la vita ci fa incrociare con principi attivi che ha messo lei in provetta creando mix letali sotto nome generico:
LE DONNE
Ahimè in questo caso dosi e controindicazioni vanno seguite molto attentamente per evitare spiacevoli inconvenienti psichici,
anche se spesso scatola e bugiardino non sono molto reperibili.

Normalmente, sarebbe un segreto professionale,
ma dato che qui si tratta della vita di tutti quanti noi poveri uomini,
sarò lieto di elargire questo regalo natalizio con ben 12 giorni d'anticipo
dal giorno del cinepanettone.


Ragazza animalista
Ha un cuore in franchising col WWF ed ogni mese devolve il 10% dei suoi globuli rossi all'equipe di Licia Colò per la ricerca di un nuovo dentifricio per balene.
In giro se ne possono trovare di tutti i tipi,
dalla più comune contraria all'abbandono dei cani,
alle più rare sensibili alla problematica della forfora delle foche.
Nonostante le stratificazioni, la pensano tutte allo stesso modo:
l'uomo va trattato da animale e l'animale da cucciolo,
ahimè non hanno tutti i torti. (Anche io ci sto provando con una animalista)
Requisiti necessari
- Un meticcio piccolo alla nascita quanto ingombrante alla crescita.
- Saper contare fino a 5.
Tecnica di abbordaggio
Tenere in braccio il vostro simil-san Bernardo di 53 kg come se fosse un cucciolo di 40 giorni abbandonato sul bordostrada di una campagna innevata. Contate fino a 5.
Ragazza affermata
Non sarebbe corretto definirla una "semplice" persona intraprendente perchè la ragazza affermata è una vera e propria Manager della propria vita. Gelataia o amministratrice delegata che sia, lei gestisce, studia, pianifica ed ottiene tutto ciò che la sua consolidata posizione nel campo le permette.
Requisiti necessari
- Portafoglio con 5 o 6 banconote da 50 euro minimo quando vi definite "a corto di liquidità".

Tecnica di abbordaggio
Rivolgersi allo sportello della sua azienda per un fantastico cono bigusti a cui darete una, sola ed unica leccata e poi riporrete in pattumiera affermando che, per quanto fosse ottimo, è necessario che torniate alla vostra scrivania d'ufficio a gestire trattative diplomatico-imprenditoriali.
Barwoman
Categoria unica nel suo genere.
Dietro il bancone del vostro locale preferito potrebbero nascondersi una finta maggiorata, una top model con la puzza sotto il naso o, più semplicemente, la donna del proprietario.
Sempre iperattiva ed espansiva con tutti, esperta in flirtaggio illusivo-aggressivo, la barwoman in realtà non è altro che una fragilona col braccio tatuato che vuole ostentare la forza di Xena principessa guerriera con il grido di battaglia di Candy Candy.
N.b: Cambia taglio di capelli almeno 2 volte all'anno.
Requisiti necessari
- Abbigliamento aggressivo ma senza troppi fronzoli,
- giubbotto di pelle (no matter se è gennaio)
- 1 banconota da 20 euro
- 1 banconota da 50 euro.
Tecnica di abbordaggio
Pochi sguardi e poche attenzioni, rivolgetevi dandole un torbido "tu generico", esigendo del "lei". Pagate la vostra birra con la banconota da 20 euro e quando vi chiede se avete spiccioli rispondete riprendendovela e porgendoGLI quella da 50. Se dovesse permettersi di ridere voi sbuffate.
Attendete 3 ore circa che si svuoti il locale e, mentre la vostra preda smantella e pulisce i tavoli, con un guizzo alla Milton Morales la fate roteare in un morbido caschè sussurrandole:
-"hai sofferto tanto, si vede".
Ragazza intelligente
!
Spiacenti, questa voce non è ancora stata creata.

Ragazza col guinzaglio
E' una finta animalista che adora trattare le sue prede come bestie da soma. Lei a 25 anni già vuole
- un lavoro impiegatizio in un ufficio affermato
- un bambino in pancia
- la vostra costante presenza anche quando siete al bagno o fuori per lavoro
- una casa in stile coloniale arredata in stile moderno
- un impianto dolby sorround pure per il campanello
Requisiti necessari
- Tanta camomilla
- Tanti preservativi (non sempre la camomilla fa effetto)

Tecnica di scaricaggio rapido
Andate in aeroporto e mettetela sul primo volo per la Groenlandia, date una bella mancia alle hostess per far dire che siete al bagno dall'inizio alla fine del volo e iniziate a godervi la 3^cosa di 4 lettere che piace ad un uomo: la vita.
Ragazza stalker
La suddetta non è altro che una sfumatura della ragazza col guinzaglio. Tuttavia se la ragazza col guinzaglio Esige avere TE nella sua vita,
la ragazza stalker ucciderebbe pur di essere semplicemente LEI nella tua.
Lei, con le sue morbide curve, gelatinose da far invidia alla Haribo, meglio nota fra le amiche con l'appellativo di "Capodanno" per il suo finissimo zampone.
Qui le tecniche di fuga e salvataggio si limitano a bloccarne profili e numeri telefonici su social network e rubriche, facendo MOLTiSSIMA attenzione alle chiamate anonime.
Ragazza alternativa
Poche parole per questa tipologia di esemplare che ama non essere inserito  in categorie prestampate ma che, tuttavia, non segue processi evolutivi dal  lontano 1968. 
La piccola Giovanna D'Arco dei centri sociali non degna di sguardi chi non indossi capi di vestiario a favore della liberazione della Palestina, kefieh provenienti da mercatini sociali indipendenti, oppure non abbia capelli lunghi e barba multistrato rigorosamente di serie. Ama particolarmente essere qualcosa a cui non sa dare nemmeno un nome, non segue la massa e dice agli altri di fare come lei senza rendersi conto che di fatto sta creando un altro tipo di stereotipo. Ma vabbè.
Requisiti necessari
- Guanti spezzati,
- poncho (no matter se non siete in Messico)

Tecnica di abbordaggio
Avvicinarsi a lei al decimo giorno che avete scansato la doccia e non vi siete profumati le ascelle, indossando i capi specificati. Auguri e figli comunisti.


giovedì 5 dicembre 2013

Un Natale con le palle‏

Ci siamo, il periodo più carino e coccoloso dell'anno è ormai arrivato
e, dopo 25 anni fra le problematiche familiari più disparate,

finalmente ho elaborato un piano di sicuro successo
che mi permetterà di sgusciare dal rigido tour de force con i parenti
senza traumi o tumefazioni.



CHI DICE CHE è BRUTTA QUESTA CRISI?


Mi piace osservare sempre il lato positivo delle cose.
Non si va fuori a mangiare,

potrò presentarmi a tavola il 25 senza lavarmi
e non sarò costretto a vestirmi da prelato o da guardia svizzera,
mio cugino, neosposo e sfatatore dei rigidi tabù sessuali vietati ai minori,

nn elargirà perizomi persino alle mattonelle,
mia madre sarà troppo presa a preparare la tavola in vista del pranzo e non potrà strillarmi in testa già dalle 4 del mattino come il sergente Hartman,
ma, soprattutto,

a mia zia non regaleranno uno smartphone e non potrà
farsi i cazzi miei su Fb nemmeno quell'unica volta
nella settimana che i calcoli renali le danno un pò di tregua.


COME MI PONGO NEI CONFRONTI DEL NATALE


Quest anno ho deciso di essere esigente,
per troppo tempo ho fatto la parte di quello che avrebbe voluto che i poverelli mangiassero,
che voleva la pace nel mondo,

che "Marcellino pane e vino" a confronto gli faceva una sega.
Dati gli anni ad impersonare Gesù bambino a scuola prendendo legnate,

sbattuto dopo una lunga quanto
sentita processione fra i corridoi,

nel culmine dell'autogestione natalizia,
ho abbandonato la via della misericordia senza speranza alcuna di esser richiamato anche 
come semplice controfigura.



LA LETTERINA

Caro Babbo,desidererererererererei:


-2 camicie dello stesso colore in modo tale che se ne sporco una col sugo degli spaghetti con le vongole mia madre non può mandarmi al plotone di esecuzione,
-1 scudo antisommossa dotato di sfollagente per gli zii più agguerriti con cui non ti vedi da parecchie ore e che, aggiungo, trattano più da bambino te che il feto di 4 mesi che la figlia porta in grembo,
- una coppia di parastinchi per evitare di fratturarmi una tibia
con i calci delle mie tenere cuginette a cui è stato riferito che sulla mia testa,
o meglio, sulle mie gambe pende una taglia da 50000 Barbie
(nell'ipotesi che le cuginette siano cresciute portami anche una conchiglia per prevenire una precoce sterilità dovuta ad un calcio non proprio sulle tibie, non si sa mai)
-2 cestini di aglio e cipolle q.b per un alito da coyote nel caso in cui mi si avvicini qualche neopapà che tanto gentilmente mi impone di fare Babbo stocazzo per la figlia ormai più vecchia di lui e me messi insieme,
-1 paio di cuffie industriali per evitare di sentire le perequazioni mistiche di ogni membro della famiglia di sesso femminile dopo le 24.



Rispettando queste semplici richieste nessuno potrà farsi male, soprattutto io
che al 5 di dicembre dormo con indosso un paio di scarpe antinfortunistiche onde evitare la classica caduta del puntale tipicamente più pesante dell'albero
o la planata della nonna dalle scale a qualunque ora del giorno e della notte.
Buon Natale
 


escistasera?

lunedì 25 novembre 2013

Omeopazzia (rimedi fatti in casa)

Sudore freddo,
giramenti di testa,
inaspettato timore del vuoto,
improvvise palpitazioni,
incredibile cefalea,
stanchezza diffusa,
mal di vivere,
ansia generica,
debolezza, debolezza a fiumi, un oceano di debolezza
paura, paura mai richiesta.


Ma chi li ha chiesti?
Chi li ha mandati? 
Ma soprattutto....
chi cazzo li ha fatti entrare?!

Benvenuti nel centro di smistamento della S.T.R.E.S.S company!
Ogni anno la nostra multinazionale con sede in tutti i paesi della galassia
sceglie dei potenziali clienti per regalargli un magnifico periodo di merda
in una località a nostra scelta!


Da noi proverete l'ebbrezza del vuoto,
la stanchezza dopo solo una rampa di scale (mobili tra l'altro),
la macchietta di sudore sulla t-shirt appena indossata (l'unica che risaltava i pettorali),
il freddo senza avere la febbre,
l'apatia e tanto, tanto altro ancora!!



E' la nostra punizione divina,


Lo stress.
ci colpisce nel momento in cui capisce che non ci stiamo dando
abbastanza stimoli per andare avanti,
quando siamo in stallo da tanto, troppo tempo.



E allora via di ricerche su Internet convinti di avere mali ancora non inventati e più che letali,
isolati nell'unico frangente della nostra vita in cui uscire di casa è meglio che rimanerci a studiare,
passando serate intere ad innaffiare i cuscini,
abbonati al pigiama,

ad avere sonno alle 8 e ad essere svegli alle 4.


Punti di pressione, tecniche delle forze speciali austroungariche,
cibi miracolosi, sedili rilassanti, meditazione,
libri, farmaci, acque benedette e preti esorcisti.


Sappiamo tutti che non sarà mangiando tante pere senza sbucciarle che guariremo,
che trattenere il respiro per 6 secondi alla volta per 6 minuti al giorno non ci farà passare il marasma interiore che 
inspiegabilmente abbiamo creato noi stessi!
CHI??
Altro che Houdini, siamo dei maghi! e non abbiamo manco la bacchetta!
Il nostro corpo è il quartier generale di tutte le nostre malefatte!


Allora che famo stasera?
Lo tentiamo il colpo di stato per provare a mandar via sti 4 burini che c'hanno rubato ogni speranza?
Daje un pò!

N.B: se hai detto "sticazzi" lo prendo comunque come un sì.



Un equipe di scienziati esclusivamente dediti allo studio di questa interessante patologia
hanno elaborato una precisa 
CURA, attenzione dico CURA,
contro lo stress pre, post, durante qualsiasi momento della vostra vita.

Si raccomanda di fare almeno 3 volte a settimana le seguenti operazioni.
Alzarsi alle 11.00,
guardare i cartoni animati,
prendere per il culo i personaggi delle pubblicità,
inveire contro i cattivi dei film,
farsi crescere la barba ed apprezzarne 
costantemente l'incredibile bellezza,
lavarsi solo ed esclusivamente con acqua calda, molto calda,
non tagliarsi le unghie,
non lavarsi i denti
usare tanto deodorante,
magari un' areata alla casa datela di tanto in tanto..


Uscire,
trovare la macchina,
raschiarvela prima di entrarci e poi urlare come dei pazzi fuori e dentro non appena vi accorgete della cazzata che avete combinato,
mettere in moto,
cogliere ogni occasione per inveire contro qualcuno,
suonare il clackson, tanto clackson,
dieta del clackson,
prendere in giro chi pesta merde per strada,
prendere in giro le vecchie perchè hanno la gobba (focalizzarsi sulle vecchie perchè non vi raggiungeranno nemmeno se gli sventolate la pensione davanti)
godere da matti quando proveranno a riacchiapparvi ma voi sarete in macchina ormai già in autostrada mentre loro con la loro modestissima pedovia a 64kb sono già in aritmia cardiaca al primo marciapiede.


Tornare a casa,
fare la pipì seduti e farsi pervadere dai brividi,
stendersi sul divano sbriciolandoci sopra patatine e pezzi di merendina al cioccolato gridando:
-"mamma non sono andato a lezione e la prof è una troia"
controbattere autoimitando la voce della mamma:
-"hai fatto bene è proprio una zoccola"
Sentirsi appagati.


Organizzare una serata con gli amici nel locale dove ci sono le cameriere bone,
andare a farvi la doccia ed osannarvi all'ennesima potenza davanti allo specchio,
entrare nel box doccia solo quando non c'è più acqua ma magma,
lavarsi ogni parte del corpo 4 volte cantando canzoni a palla che pure Jimi Hendrix ci perderebbe l'udito,
asciugarsi col phon autopomiciandosi la barba.


Uscire di nuovo senza rifare la cazzata della macchina,
prelevare 150 euro su un preventivo di spesa di 20,
non mettere in moto fino a che dallo stereo non esce più musica bensì i Rolling Stones in carne ed ossa,
far aspettare gli altri (assicurarsi di essere l'ultimo ad arrivare)
ordinare cibi a base di colesterolo cattivo
carne di maiale, patatine fritte, panini con semi di sesamo con maionese e posate di ketchup,
chiedere il conto e dividere il totale con gli amici che hanno preso solo una birra a testa,
andare a pagare e provarci con la cameriera anche se siete lucidi quanto astemi,
tuffarsi nel suo balcone mentre vi chiede cosa ne pensate del riscaldamento globale,
strapparle il numero di telefono, in attesa di strapparle qualcosina in più.


Tornare a casa ascoltando "Let It Die" dei Foo Fighters e sentirsi un Dio in terra perchè
siete belli,
siete possenti,

siete degli strafighi,
avete il numero della cameriera,
andare in un altro locale da soli dove la cameriera è ancora più figa,
cagati sotto perchè magari è fidanzata, solo con la convinzione che se volete fate tremare il mondo,
riuscire ad abbordare anche questa, tornare a casa.
Parcheggiare storti,
fare pipì per strada,
fumare una sigaretta senza sputare tutta l'aria che vi è entrata nei polmoni in 289 secoli che esistete.
 
Rientrare in casa, mettersi a letto con l'unica accortezza di essersi tolti le scarpe e di non essersi lavati i denti.

In poche parole, 


evitate di evitare



Ogni volta che ci diamo un limite, il nostro corpo soffre.

(Dopo un minimo di 3 giorni si inizieranno ad avvertire i primi benefici, che di fatto, non vi lasceranno mai).




Escistasera?

mercoledì 18 settembre 2013

Le 5 lettere che sconvolgeranno la tua vita.

Paura di iniziare qualcosa,
paura che vada tutto male,
paura che finisca,
paura di sbagliare,

paura di aver sbagliato.


Paura di farsi male,
paura di FARE male,
paura di amare troppo,
paura di amare troppo poco.

Paura di non prendere la strada giusta,
paura di perderla,
paura di voler tornare indietro,
paura di non volersi fermare più,
paura di fermarsi troppo presto,
paura di non arrivare mai.

Avere paura può mai farci così male?
Temere di sbagliare, rabbrividire al pensiero di non essere all'altezza di qualcosa può mai
distoglierci dal farla? 
La paura tutto può, ma non tutto vuole.

La paura nasce dove la nostra iniziativa muore.

Nervi e muscoli bloccati nello stesso istante,
zero pensieri, sangue improvvisamente gelato dentro,
una goccia di ghiaccio scappata dalla testa
pervade il corpo da cranio a piedi.

Non è paura,

è vita.


La paura brucia lentamente o velocemente la benzina accumulata nei serbatoi del nostro corpo.
Inibisce i sensi, li gela in un pomeriggio a 30 gradi all'ombra
e poi li schiude come crisalidi pronte a diventare farfalle.

Ci permette di distinguere il nostro io,
dove inizia e dove finisce,
come un perfetto intermediario fra mente e corpo.
L'unica concreta arma per unire ciò che sei
con ciò che vuoi diventare.

Usare la paura come miccia di un processo evolutivo in continua ascesa
è ciò che per secoli abbiamo cercato di imparare ed ancora impariamo.

Senza la paura di bruciarci avremmo mai scoperto l'immensa bellezza del fuoco?
Senza la paura di sbagliare avremmo mai fatto i passi dei giganti?
Senza errori saremmo mai stati migliori?

Allora è la concreta sensazione della vita,
e non sei pieno di paura, ma pieno di vita.


escistasera?

domenica 15 settembre 2013

Generazione X

Esiste ancora una generazione di persone che guarda il cielo solo per ammirarne la capacità di condizionare giornate e pensieri,
che non si aspetta niente da Dio, 
che ritiene le proprie braccia le sole responsabili delle proprie azioni.

C'è gente che ancora spera in un colpo di reni della vita
contro un destino che calcia forte mentre agli altri la palla era stata mandata rasoterra.

Sui banchi di scuole e facoltà il lunedì,
nei rientri lavorativi del martedì pomeriggio,
nelle solitudini del mercoledì,
nelle morbide speranze del giovedì e nei timidi incontri del venerdì,
nelle albe dei sabati e nei pranzi domenicali
non salta un giorno nel tentativo di cambiare
un'evoluzione che ci ha visto nascere scimmie

per poi diventare scemi.


La nostra generazione è ancora lì, nei maglioni cuciti dalle nonne
e nelle t shirt dei fratelli più grandi,
nelle scarpe consumate a ritmi alpini
nei pantaloni rigorosamente ereditati dai tanti cugini.
Non si parla di ricchezza o povertà,
la pigrizia a volte non manca ma di sicuro non scarseggia neanche la voglia di vivere.

Figlia di una crisi economica che non sa come sfamarla,
come occupare il suo tempo.
Verso una vita sempre più automatica.

Esser soli e guardarsi intorno non è sintomo di disperazione,
un tempo era molto più semplice scambiarsi un sorriso,
così' anche solo per arricchire la propria giornata,
sull'autobus per andare a scuola, con perfetti sconosciuti
per stare bene con chi ti circonda.


Ma adesso è tutto diverso


La vita non fa corsi di formazione, e le classi sono tutte piene di gente
che paga per entrarci di sfondamento,
la nostra generazione è solo piena di ammonimenti,
troppe teste calde che non si accontentano di modelli prestampati
per essere felici e sentirsi vivi.

La generazione delle camicie scozzesi,
la generazione con i piedi sull'asfalto,
a piedi uniti, o a piedi alterni saltando la campana disegnata sui mattoni,
la generazione del pavimento sporcato appena lavato
la generazione dei palloni sequestrati,
la generazione delle figurine sui diari,
delle parolacce ingoiate e di quelle sputate
dei troppo presto,
troppo tardi,
troppo sporchi,
troppo sfalzi,
troppi troppo.

Non mi accontento e non mi pento
se fin ora non ho avuto ciò che cercavo,
se ciò che ho trovato non mi è piaciuto abbastanza
o forse non mi è piaciuto proprio,
non mi accontento e non mi pento
per il tempo che ho investito alla ricerca di qualcosa
e che nessuno mi restituirà mai.


escistasera?



a chi mi vede lento:
noi stiamo ancora passando
e non ci farà andar via neanche il vento più forte

martedì 20 agosto 2013

Tecnologia

Prendetevela con lei se non vedete più sorrisi in strada,
se non riuscite a scambiare più quattro chiacchiere in santa pace,
o se ne scambiate troppe,
prendetevela con lei se la gente ha venduto l'anima al diavolo per la rata di uno smartphone,
nel giro di 10 anni i televisori in casa sono diventati 4 contro l'unica tv che c'era in cucina quando eravate voi lì a guardare i disegni animati la domenica mattina,
i pc da 1 ora sono 4,
i cellulari 6,

la vostra testa è un ripetitore di onde magnetiche ed applicazioni.

Prendetevela con lei se adesso sapete tutto sulle malattie che vi preoccupano di più,
prendetevela perchè adesso che sapete di sapere tutto
sapete anche che tutte le malattie ce le avete voi,

prendetevela con lei se tutti sono diventati così esigenti,
prendetevela con lei se non correte mai abbastanza,
mangiate sempre troppo poco
e avete sempre la pancetta da donna gravida all'ottavo mese.
Prendetevela con lei se chi vi sta accanto si rompe i coglioni di voi dopo una settimana di baci e carezze,
prendetevela con lei se tutti sanno sempre tutto,
se è più vicino il parente Tedesco del vicino di casa
e porca puttana adesso che lo sentite ogni giorno vi siete finalmente ricordati perchè vi stava così sul cazzo.

Prendetevela con lei se ce l'avete moscio così spesso che l'alzabandiera delle 7 vi fa scalpore e quasi quasi lo schifate.

Prendetevela con lei se le fragole sono diventate mele e le mele sono diventate meloni,
se le case sull'albero sono diventate grattacieli e gli alberi non esistono più.


Prendetevela con lei se non riconoscete più un uomo da una donna,
prendetevela con lei se aumentano i soprusi, le Mafie, le guerre, le morti.


Se siete sempre tristi,
sempre soli,
sempre con gli occhi gonfi,
prendetevela con lei.

 

Prendetevela con lei..inventata da voi.




escistasera?

lunedì 20 maggio 2013

Arturo

Arturo stringeva fra le mani il suo Power Ranger rosso,
mentre il Papà parlava al telefono con voce alta e robusta
ma mai troppo forte da far intuire al piccolo che
quella che stavano vivendo
non era esattamente una vacanza.


Ormai da una settimana padre e figlio avevano optato per una vita non convenzionale:
la loro macchina era diventata una piccola casa su 4 ruote.


Li dentro non mancava proprio niente,
il tavolino per fare i compiti o mangiare,
anche se in realtà era un bracciolo,
i cuscini per dormire,
il letto, capace di essere
ora poltrona,
ora divano, ognuno aveva il suo.


C'era la finestra, non molto grande e che si apriva con una manovella,
anche se a gennaio piuttosto che alle finestre si pensa ai termosifoni,
non mancavano nemmeno quelli,
anche se proprio termosifoni non erano
dato che quella era solo una macchina.


Insomma, quella Fiat Punto era meglio di un camper!

Arturo ci era praticamente nato con quella macchina,
il Papà l'aveva voluta comprare per festeggiare

l'allargamento della famiglia
ed il nuovo lavoro,
per il piccolo, col tempo era diventata
praticamente una casa


casa sua,

praticamente.


Purtroppo i tempi correvano più della Punto
e quando Mamma e Papà sembravano non andare più d'accordo
allora ci fu la disoccupazione,
vero pacco natalizio,
a dividere definitivamente le loro strade
senza nemmeno fornire troppe spiegazioni a nessuno.


Nemmeno ad Arturo


Il piccolo, aveva già spirito d'adattamento pari ad un soldatino,
esattamente come il nonno paterno, Arturo,

da cui aveva ereditato il nome
e che in guerra c'era stato davvero,
fra Italia e Grecia a cavallo degli anni 40'.


Vivere dentro quell'auto non lo spaventava,
non finchè con lui c'era suo papà,
che si faceva trovare sempre sveglio
quando il piccolo,
sudato e spaventato,
si destava dopo un incubo.


Quella sera Arturo zittì le articolazioni del Power Ranger rosso
che teneva stretto e disse:


-"Papà, ti ricordi quella sera che eravamo tutti insieme a tavola
e che abbiamo mandato il messaggio per aiutare quel bambino Africano
che non aveva da mangiare e stava sempre scalzo?

Non preoccuparti, io ho scritto il mio nome nel messaggio,
vedrai che adesso che siamo poveri noi ci aiuterà lui".






escistasera?

lunedì 29 aprile 2013

L'ultima cena di un traditore

L'unico posto dove sai di poter essere ascoltato,
l'unico posto dove nessuno avrà mai la certezza che sia tu a parlare,
dove nessuno potrà criticarti,
dove nessuno potrà gridarti sopra per coprire
le tue parole,
le tue rabbie,
le tue ragioni.


L'unico posto dove ora scrivi,
adesso leggi.


Non sei la stessa persona che ha scritto
perchè leggendo diventi un ascoltatore,
l'osservatore di una realtà
che prima vivi, poi esponi,
poi rivivi attraverso pensieri ormai non più tuoi.


E di colpo poi boom!

Da vittima a carnefice
processato perchè sei troppo sincero,
perchè gli altri certe cose non le dicono,
perchè tu che le dici dimostrando che ci tieni,
non vali quanto chi non parla nascondendo i propri scopi.



Destreggiarsi nel menù comportamentale imposto dalla società
diventa sempre più
difficile e complesso ogni giorno che passa
ed imporre
o anche solo far richiesta
di qualunque altra cosa non prevista
comporta

l'allontamento dalla tavola,
il digiuno
e quindi poi

la morte sociale.

L'etichetta che portiamo su di noi
mostra talvolta il valore,
talvolta il prezzo.


Il valore è destinato a morire,
si accontenta di poco,
è magro ma sa quello che vuole e come ottenerlo.

Il prezzo è grasso, ingordo
e soffre di acromegalia,
cioè non smette mai di crescere
fino a quando non scoppia.


Io ho scelto di vivere morendo,
di digiunare da quella tavola prima ancora di sedermici,
ma questo non vuol dire che quelle persone se vorranno alzarsi
e rinunciare al loro lauto pasto
non saranno mai accettate in casa mia.


Significa solo che io non sarò mai come loro,
che continuerò ad essere sincero e poi sentirmi dire che sono uno stronzo,
ad esser altruista, quando posso, poi sentendomi dire che non c'è tempo per me
o che è sempre troppo tardi.


Continuerò a lasciare per poi lasciar far dire che sono stato lasciato,
se questo migliora la posizione di qualcuno,
io non posso che volere il suo bene,
tanto a volersi male ci pensano loro stessi.




escistasera?

sabato 27 aprile 2013

Un Sogno divenuto realtà... forse

Giovedi mattina,
mi sveglio, sai che culo in questo mondo ma vabbè,
sento una voce femminile, diversa
da quelle archiviate nel mio database mentale,
che invoca da un'altra stanza della casa:

-"Amore puoi venire un attimo?"


Incredulo..

..ma allo stesso tempo consapevole
di aver trovato il più puro fra i fiori
in un campo di sterpaglie,
non curante del mio pigiama,
aspetto trascurabile in un vero amore,
mi dirigo di gran carriera (sicuramente non era la mia)
verso la stanza dalla quale
il mio padiglione auricolare aveva udito
quella soave e soffice voce.


..suspense..

Era la domestica,
chiamava mio fratello
ed io sono un coglione.




Ma si coglione un pò per tutto,
perchè a noi uomini piace essere svegliati
con urla assassine che ci intimidano di
mettere in lavatrice le mutande sporche
e poi ci piace essere chiamati amore,
ci piace non essere rotti di palle in continuazione,
ma poi diventiamo dei killer spregiudicati alla sola vista di qualche
simil-maschio
che pensa di avvicinarsi alla nostra donna.


Purtroppo non c'è niente che ci faccia impazzire
quando imbracciate il volante fra le mani
ma siete comunque speciali..









..a volte


Escistasera?



martedì 16 aprile 2013

Social Network ante litteram


Non amo studiare,
tutto quello che ho imparato mi è stato sbattuto in faccia dalla vita
costringendomi a tenere gli occhi spalancati per evitare di dimenticarlo.

Ricordo ancora le parole di un professore
che parlava dei MASS MEDIA nelle epoche passate.

Ci descriveva in maniera quasi epica,
il ruolo che per secoli, anni
ha rivestito la Piazza nel mondo della Comunicazione.

Luogo di incontro di gente di qualunque estrazione,
cuore pulsante di cultura e commercio,
culmine della giustizia davanti al popolo,
tutto si racchiudeva all'interno di essa.

L'uomo, macchina perfetta creata per smania di perfezione
da un qualche Dio,
o puro orgasmo della Natura,
ha saputo collocarsi ovunque ed ha saputo dare un luogo ad ogni suo scopo.


Chi dice che anche lui, quindi, non aveva il suo Fb, sbaglia!


I miei nonni si sono conosciuti pur non avendo un mouse in fibra ottica
o una connessione Adsl,
i miei genitori si sono innamorati e tenuti in contatto pur non potendo chattare,
nella mia famiglia se dici Sms pensano tu stia bestemmiando.

La strada era il loro modo di crescere, di tenersi vicini,
di comunicare, il loro strumento di conoscenza.


Abbiamo alle nostre spalle generazioni che
hanno dipinto il ritratto della felicità in tutte le sfumature possibili,
a piedi scalzi mano nella mano dentro un prato,
sudati mentre giocano a pallone,
ingordi, mentre mangiano la torta per il compleanno della nonna
la domenica alla fine del pranzo.

Rispolverare i ricordi di Ere meno materiali
è la terapia vincente per annientare
questa fottuta paura di rompere il ghiaccio
col mondo.





Escistasera? per Dio