martedì 16 aprile 2013

Social Network ante litteram


Non amo studiare,
tutto quello che ho imparato mi è stato sbattuto in faccia dalla vita
costringendomi a tenere gli occhi spalancati per evitare di dimenticarlo.

Ricordo ancora le parole di un professore
che parlava dei MASS MEDIA nelle epoche passate.

Ci descriveva in maniera quasi epica,
il ruolo che per secoli, anni
ha rivestito la Piazza nel mondo della Comunicazione.

Luogo di incontro di gente di qualunque estrazione,
cuore pulsante di cultura e commercio,
culmine della giustizia davanti al popolo,
tutto si racchiudeva all'interno di essa.

L'uomo, macchina perfetta creata per smania di perfezione
da un qualche Dio,
o puro orgasmo della Natura,
ha saputo collocarsi ovunque ed ha saputo dare un luogo ad ogni suo scopo.


Chi dice che anche lui, quindi, non aveva il suo Fb, sbaglia!


I miei nonni si sono conosciuti pur non avendo un mouse in fibra ottica
o una connessione Adsl,
i miei genitori si sono innamorati e tenuti in contatto pur non potendo chattare,
nella mia famiglia se dici Sms pensano tu stia bestemmiando.

La strada era il loro modo di crescere, di tenersi vicini,
di comunicare, il loro strumento di conoscenza.


Abbiamo alle nostre spalle generazioni che
hanno dipinto il ritratto della felicità in tutte le sfumature possibili,
a piedi scalzi mano nella mano dentro un prato,
sudati mentre giocano a pallone,
ingordi, mentre mangiano la torta per il compleanno della nonna
la domenica alla fine del pranzo.

Rispolverare i ricordi di Ere meno materiali
è la terapia vincente per annientare
questa fottuta paura di rompere il ghiaccio
col mondo.





Escistasera? per Dio

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