mercoledì 10 gennaio 2018

Ho chiesto il suo nome

Ci siamo! Anche quest'anno è arrivato il Natale!
Arrivato ed ormai superato, abbastanza da farmi già pensare al prossimo..
Sì, la mia sindrome da Kevin mccallister mi rende un caso patologico, quindi vi concederò di credermi pazzo,
per ora.


Il Natale è il periodo che più amo ed aspetto con ansia durante l'anno,
prima di tutto perchè coincide con il mese del mio compleanno,
poi perchè si riesce a strappare qualche giorno di ferie extra allo stato senza che se ne accorga o accusi troppo il colpo.
Ovviamente, come ogni cosa bella,
ha un suo piccolo, impercettibile lato negativo:
i regali.

Meglio.. i troppi regali.

Troppi regali, che si traducono in
troppi soldi per acquistarli ma,
soprattutto, troppi neuroni impazziti e
che ve lo dico a fà, troppi cambi.
Penso che il 27 dicembre sia la giornata internazionale dei Santi:

"regalo doppio e sbagliato".

Santi Cosma e Damiano,
Santi Pietro e Paolo,
santi regalo doppio e sbagliato.

Pregate per noi.
Amen

Solo un miracolo può salvarmi da questo enorme cacamento di cazzo, lasciatemelo dire.
Non si fa in tempo a finire di far code, indebitarsi con i cravattari e metabolizzare tutti quei folletti bastardi che ti pestano i piedi mentre attendi il tuo turno in cassa che.. puf!
Devi ritornarci!
E, come se non bastasse, devi anche trovare nuove strabilianti idee che non saprai manco se esistono
nel cilindro dell'illusionista più cazzuto del pianeta!

Ricapitolando:
Natale-regali,
regali-problemi.
Odio il Natale.


Odio questo Natale,
odio i folletti bastardi
..e gli illusionisti.

Fortunatamente però,
ci sono anche cose che ti fanno capire quanto di magico possa esserci in questo periodo,
quanto sappia rendere emozionante anche la situazione più odiosa che tutto l'anno abbia tenuto in serbo per te.


Erano passate le 7 da poco,
fuori era più che semplice buio, era notte,
il cielo era scuro come nei film che parlano di naufraghi sperduti in chissà quale oceano.
Guardando attraverso le immense vetrate il contrasto fra l'oscurità della sera fuori e le calde luci dentro mi faceva lacrimare gli occhi.

All'improvviso poi,
la mia attenzione si è spostata altrove,
i miei sensi sono stati colpiti dal passaggio di qualcuno.
Ho intravisto i capelli lunghi e niente più perchè poi
la mia testa ha iniziato a proiettarmi immagini che non pensavo nemmeno di aver mai vissuto.

E' stato tutto così repentino che ho creduto di essere sotto ipnosi,
rapito da chissà chi o cosa mentre quella scala mobile mi trasportava in un mondo tutto mio.
Ho provato a capire cosa mi stesse succedendo ma prima ancora di trovare risposte il mio corpo ha iniziato ad andare,
ha iniziato a correre
come uno sceriffo assetato di giustizia che insegue ladruncoli per le vie della contea!

Nessuno pareva accorgersi di noi.

Ho pensato subito che avessero dato per scontato che fossimo insieme
e magari stessimo correndo verso una meta comune.
Da me lo chiamiamo "farsi i film" ed è come quando sei convinto di piacere a qualcuno ed in realtà è tutto solo nella tua testa.

Provare questo concetto è moolto più facile del capirlo o spiegarlo, ve lo garantisco.

Mi sono messo a correre,
a correre dietro di lei 
ed ho iniziato a vedere immagini scorrere sempre più veloci davanti ai miei occhi
e più correvo, più passavano veloci, come se mi trovassi nel vagone di un treno e stessi guardando il paesaggio fuori.

Che spettacolo della natura.

Poi, finalmente la tregua, si ferma,
come se avesse tirato il freno a mano tutto d'un colpo.
Io la raggiungo e le chiedo come si chiama.


Ricordo che la sua risposta mi ha lasciato completamente spiazzato ed una voce, dentro di me,
mi ha suggerito qualcosa su cui non ho mai realmente riflettuto


Non c'hai mai capito un cazzo di profumi..



Zuppo di sudore, quasi avessi corso per davvero,
una volta sveglio,
ho realizzato..

Quella felpa aveva preso il posto del cuscino
ed ancora pregna del suo profumo mi aveva fatto viaggiare indietro nel tempo.




Avevo sognato il suo odore ed era quanto mi bastava per ricordare che lei per me fosse sogno e realtà insieme.
















escistasera?